Furore per la sua conformazione, articolata in case bianche sparse lungo il pendìo intensamente coltivato a viti e olivi, è stato denominato il "paese che non c'è". Ma Furore è un vero e proprio museo all'aperto: con i suoi murales "en plein air" - tra questi anche un'opera di Giancarlo Scarsi - è entrato a far parte dei percorsi turistici che espongono l'arte sulle pareti esterne delle case o sui muri a secco dei terrazzamenti.

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